Riabilitazione
RIABILITAZIONE DEL PAVIMENTO PELVICO
Il pavimento pelvico è costituito da molte strutture muscolari che chiudono inferiormente il bacino. Con la riabilitazione si lavora su muscoli che sono costantemente sotto pressione, a causa del peso corporeo, di pressioni intraddominali o dovute da condizioni croniche come la stitichezza o, nel caso delle donne, il parto. Lo scopo è quello di migliorare tono e contrattura dei muscoli perineali.
GINNASTICA CORRETTIVA
Ha lo scopo di limitare l’evoluzione dei difetti posturali e di correggere gli squilibri muscolari e legamentosi che hanno prodotto un’alterazione nella forma e nella funzione di alcune parti del corpo (schiena, spalle, ecc.). Grazie alla ginnastica correttiva è possibile correggere i difetti della postura provocati dalla deviazione della colonna vertebrale, tra cui scoliosi, dorso curvo, iperlordosi lombare.
RIABILITAZIONE ORTOPEDICA POST CHIRURGICA
Percorso di recupero della funzione e il ritorno alla pratica delle attività della vita quotidiana, comprese quelle sportive. Il successo della chirurgia dipende largamente dalla fase post operatoria. Dopo la dimissione è fondamentale intraprendere rapidamente il percorso riabilitativo, con l’inserimento di esercizi progressivi per il recupero dell’articolarità, della flessibilità, della forza e della funzione, proteggendo al tempo stesso tutte le strutture che sono state riparate chirurgicamente. La tipologia e la durata della fisioterapia dipende dall’entità della patologia e dall’intervento eseguito
RIEDUCAZIONE POSTURALE GLOBALE CON METODO MEZIERES E SOUCHARD
Ha lo scopo di normalizzare secondo alcuni criteri la struttura di un corpo,lavorando essenzialmente tramite il gioco di retrazione e accorciamento delle catene muscolari colpevoli di tutti quei dismorfismi (scoliosi, iperlordosi, cifosi, ginocchio varo o valgo, cancellazione delle curve, ecc) che affliggono la maggior parte della popolazione mondiale. Serve quindi ad allentare le tensioni muscolari e ridare la lunghezza originale ai muscoli accorciati mettendo il paziente in posizioni facilitanti l’allungamento delle catene. Tali posizioni dovranno essere mantenute con grande rigore e per un tempo abbastanza lungo e associate ad un lavoro d’espirazione che combatte le lordosi ed allunga il diaframma.
GINNASTICA NEUROMOTORIA
Si intende l’insieme delle forme di attivazione neuromuscolare più adatte al danno neurologico invalidante, al fine di recuperare o di ricercare risposte funzionali alternative. Questo si ottiene mediante l’opportuna scelta di manovre che portano ad una specifica stimolazione di “ricettori periferici” (organi di senso in grado di captare gli stimoli esterni e di trasferirli ai centri nervosi).
Tale terapia è indicata nei seguenti casi di lesione del primo/secondo motoneurone: ictus cerebrale, Morbo di Parkinson, sclerosi laterale amiotrofica, sclerosi multipla a placche, atassie, polinevriti, para e tetraplegie e altre patologie neurologiche.